Borgo di Pré

Il borgo di Pré

borgo di Pré-Saint-Didier
CC Patafisik

Il borgo di Pré-Saint-Didier ha un'antica storia ancora rintracciabile tra le vecchie vie e le architetture tradizionali. L'etimologia del nome fu studiata dall'abate J. Henry che trascrisse in Histoire de la vallèe d'Aoste la leggenda secondo cui Saint Didier fu un prete fuggito a causa della grande persecuzione del 202 da Lione. Si narra che usasse recarsi a pregare sul pianoro sovrastante il borgo, da qui il nome Pré-Saint-Didier, prato del Santo Didier.

Grazia alla posizione strategica, il borgo ha una storia antica, terra dei Salassi prima, via di transito dei Romani poi, proprietà dei Savoia in epoca medievale, come del resto l'intera Valdigne, da La Salle a Courmayeur. Testimonianza di questo periodo, il campanile medievale che risale al XI o XII secolo. La Chiesa di San Lorenzo ha una pianta a croce latina e una sola navata che si compone di tre campate a vela. Il transetto al centro ha una cupola ovale ribassata e le cappelle le volte a botte. L'attuale aspetto della chiesa risale alle due principali ristrutturazioni del XV secolo e poi del 1891, quando venne ampliata per volere di monsignor Duc. La chiesa custodisce degli altari in legno intagliato del XVII secolo, tra cui uno dorato, il maggiore, decorato con dipinti della Madonna, di San Lorenzo e Sant'Amante. C'è poi il crocifisso ad arco trionfale del XV secolo che ricorda quello della Cattedrale di Aosta. Di particolare interesse il campanile romanico-lombardo che si stima essere il più antico dell'intera Valle.

Con lo scorrere del tempo la cittadina ha mantenuto la sua importanza strategica, da qui infatti passarono le milizie napoleoniche e quelle tedesche durante la seconda guerra mondiale. A testimonianza di ciò i numerosi fortini e le gallerie sotterranee, oggi adibiti a depositi per la fontina della Valdigne.

Le frazioni di Pré-Saint-Didier, Verrand, Palleusieux, Champex ed Elévaz, conservano nelle cappelle preziose statue di legno intagliato e dipinto datate tra il XIV e il XVI secolo. Degna di nota anche la frazione di La Balme che un tempo ospitava la Cappella di Santa Maddalena costruita nel 1340 per volere di Aimone Giovanni Balma come anche l'ospedale per i pellegrini. Purtroppo però la cappella e l'ospedale furono demoliti nel 1877.